dal Taccuino del Comandante Zeta

dal Taccuino del Comandante Zeta

domenica 24 gennaio 2010


Speciale Fionda Tre!
Terzo Numero Speciale
del Sergente Fionda di Salice:

In fuga dalla Polizia Antilettura:
con i libri contenuti nei capelli,

gli speciali agenti felini
e i pesci lettori...

(I precedenti Appunti del Sergente Fionda di Salice,
sono stati pubblicati nel mese di Settembre e Giugno 2009).
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Per due sacchi...



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Appunti del Sergente Fionda di Salice_19

SACCHI NERI

Olmo portò a casa sua Corrado Zagal.
Zagal raccontò quello che poteva al ragazzo, che si offrì di aiutarlo a recuperare i capelli che contenevano la cultura di secoli e secoli.
La bottega di Paco era silenziosa, Olmo entrò mentre il barbiere stava spazzando via i capelli di tutti i clienti della giornata.
Olmo entrando disse: "Non buttarli! Li prendo tutti io"; poi tirò fuori una banconota da 500 euro.
A Paco brillarono gli occhi, smise di spazzare e prese nel retro del negozio dei sacchi neri, aiutando Olmo a riempirli.
I due si salutarono e Paco disse: "Quando vuoi, vieni a prendere tutti i capelli che ti servono."
Olmo caricò sulle spalle i due sacchi pieni dei capelli e si avviò a casa, dove intanto Zagal si era addormentato sul divano, stanco e spossato, poco prima che il televisore mostrasse la sua foto di ricercato.
L'annunciatore concludeva che chi lo avesse incontrato doveva subito avvisare le forze di Polizia Antilettura, poi la pubblicità di un deodorante svegliò Corrado Zagal, mentre Olmo entrava trionfante in casa con i due sacchi neri pieni di capelli.

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)

Corrado Zagal mentre impreca in dialetto veneto...




(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Lo Scimaltrik



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Appunti del Sergente Fionda di Salice_20

AL LAVORO

Corrado Zagal si mise al lavoro per separare i suoi capelli, che contenevano i libri, da tutti gli altri.
In quella tragica giornata purtroppo erano stati molti i clienti del barbiere Paco.
Tutto sembrava andare bene, finchè Zagal scoppiò in lacrime, imprecando in dialetto veneto "Tutto in malora!". Dopo aver diviso i suoi capelli, avrebbe dovuto ricomporre le sequenze degli stessi ma senza lo strumento adatto (lo Scimaltrik), rischiava di ricomporre i volumi mischiando i libri, facendone un grande minestrone di parole e autori.
La notte seguente cercò di mettersi in contatto con Il Sergente Fionda di Salice senza riuscirci. Provò con un vecchio strumento che si chiamava telegrafo ma nessuna risposta giunse nella casa di Olmo.
Da tre giorni Corrado Zagal era ospite in quel luogo…

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)

Il colonello Carilius




(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

L'agente speciale Lola



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

L'agente speciale Aleandro



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Appunti del Sergente Fionda di Salice_21

IL COLONELLO CARILIUS E I DUE AGENTI SPECIALI

Il Sergente Fionda sapeva che Corrado Zagal era in difficoltà.
Il sabato mattina qualcuno bussò alla sua porta.
Sulla soglia il Colonnello Carilius dell’Esercito dei Liberi Lettori, che aveva con sè due agenti speciali: due gatti efficientissimi di nome Lola e Aleandro.
"Li manderemo in aiuto a Corrado Zagal, che sappiamo da notizie ormai certe in grave pericolo di vita, con il rischio che tutto vada perduto" disse il Colonnello.
Il Sergente aiutato da Lara, preparò i due felini per il trasporto con la Seriavin, una sorta di capsula che veniva sparata sottoterra ad una velocità due volte superiore a quella del suono.
I due gatti, che avevano con sè tutto l'occorrente per la decodificazione dei testi, furono a destinazione in 12 minuti e trentacinque secondi esatti, con un ritardo di due centesimi di secondo.
Mancavano ormai 11 minuti e tre secondi per mettere a posto le parole dei libri, contenuti nei capelli tagliati di Corrado Zagal.

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)

La capsula Seriavin ormai inservibile, in fondo al Mediterraneo.



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

La pattuglia di Pesci Lettori in soccorso dei due agenti speciali Lola e Aleandro.



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Appunti del Sergente Fionda di Salice_22

UN DIFFICILE RITORNO ALLA BASE

I due felini decodificarono e trasferirono tutti i libri contenuti nei capelli di Corrado Zagal nelle loro folte pellicce, che li avrebbero protetti fino alla base collinare nei dintorni di Torino, vicino al colle di Superga.
Ne sarebbero poi state tratte decine di copie in varie forme, anche cartacee, da trasferire in tutto il mondo e dare la possibilità a chi amava ancora leggere, di poterlo fare.
Aleandro e Lola uscirono la notte seguente e ripartirono con la Seriavin, la capsula con cui erano giunti fino alla casa di Olmo.
Dopo pochi secondi Aleandro capì che qualcosa non andava e lesse nello sguardo di Lola, il terrore: la Seriavin era stata danneggiata seriamente da una pietra dura incrociata durante il percorso. Un diamante, ipotizzò il Colonnello Carilius: "Abbandonare la Seriavin!" urlò nel micro-microfono e dopo due secondi furono espulsi sotto il Mediterraneo al largo di Nizza. Il Colonnello imprecò, perchè i due agenti speciali non sapevano un granchè nuotare e allora mandò una pattuglia di Pesci Lettori in loro aiuto.

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)
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Sull'aliante




(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Appunti del Sergente Fionda di Salice_23

ONDINA LA ZIA DI OLMO

Il Colonnello Carilius purtroppo era stato intanto intercettato dal SSALI (Servizio Segreto Anti Lettori Internazionale).
Il Sergente e Lara su ordine del Colonnello, partirono per Ondarroa con un aliante dell’Esercito dei Liberi Lettori. In favore di vento raggiunsero la località in poco più di sette ore, atterrando in un prato che distava trecento metri dalla casa di Olmo.
Il Sergente Fionda di Salice prese Corrado Zagal e con Lara s’incamminarono in direzione est, mentre era ancora buio.
Fionda prima di partire disse al ragazzo Olmo di allontanarsi dalla casa perchè avrebbero avuto visite .
Alle cinque della mattina arrivarono quelli dello SSALI che perquisirono la casa e poi la fecero esplodere.
Olmo intanto si era rifugiato da una zia di nome Ondina, che gli preparò una zuppa calda di alghe.
Poi decise di raccontare le vicende di quelle ultime ore alla zia, che era stata un tempo la fidanzata del barbiere Paco da cui aveva avuto tre gemelli. Ma non potendoli mantenere, perchè a quell’epoca aveva solamente quindici anni, pressata dai genitori e anche da Paco, aveva poi deciso di farli adottare.

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)
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La grande orca del MLLOL



(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

L'OniH




(foto ricevuta dal Sergente Fionda di Salice)

Appunti del Sergente Fionda di Salice_24

I PESCI LETTORI

La pattuglia dei Pesci Lettori incontrò in mare i due agenti speciali Lola e Aleandro, che ormai erano allo stremo delle loro forze e li portarono in salvo sulla spiaggia di Nizza.
Il Colonnello Carilius aveva ordinato a Bicuc, il responsabile della pattuglia dei Pesci Lettori, di inserire nelle cellule delle loro pinne tutti i libri che erano stati trasferiti dai capelli di Corrado Zagal alle pellicce dei due felini. Questo perchè i due agenti erano stati "bruciati" dalle intercettazioni fatte dagli infiltrati delle SSALI .
Il trasferimente fu effettuato nelle ore seguenti, dopo che i due gatti Lola e Aleandro si erano ripresi e poterono di malavoglia tornare in acqua, così da permettere il travaso di tutti i libri, quando fu buio. Ora vi erano dieci pesci e venti pinne che contenevano tutti i libri salvati dalla furia devastarice delle SSALI.
I dieci pesci erano di specie diverse: vi erano tre delfini, un pesce spada, tre pesci rossi e due sardine e una grande orca del Movimento Liberi Lettori in Oceani Liberi, giunta sul posto dopo l'appello lanciato dal Sergente Fionda di Salice con l’OniH, una sorta di radio speciale, il cui segnale veniva captato solo dalle creature marine.


(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)