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ARRIVI #33
(l’oggetto)Mentre avanzava, il ciclista però cominciò a rallentare,
come se avesse iniziato ad affrontare una ripida salita
o stesse sopportando un insostenibile crescente peso,
che lo costrinse ad ondeggiare
e a pochi passi da lui
a cadere stremato
quando si chinò stava ansimando
e in un attimo rimase sdraiato senza vita
con gli occhi sbarrati:
un gonfiore nella tasca sulla schiena
aveva la forma dell’oggetto preso nel cestino
ne trasse una busta imbottita
che palpando rivelava
il volume piatto e oblungo del suo contenuto:
si guardò intorno e la ripose nello zainetto,
tornando verso la sponda di partenza
sotto di lui l’acqua tumultuosa
frenata e divisa dalle porte di acciaio,
riprendeva il suo corso in unico flusso.
.
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