dal Taccuino del Comandante Zeta

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lunedì 7 settembre 2009

Appunti del Sergente Fionda di Salice_13

NELLA LIBERA REPUBBLICA DEI POPOLI ZINGARI

Dopo alcune ore gli venne consegnata una roulotte color azzurrino e una tenda tipo igloo.
Un timbro sul lobo dell' orecchio sinistro ;
del sergente Fionda di Salice che certificava l'avvenuta consegna della tenda e roulotte gli fece fare una smorfia di dolore che si trasformò in un sorriso.
in quella repubblica tutti avevano il diritto di andare ove più gli piaceva e nessuno chiedeva da dove venivi .
Tutti avevano il diritto di fermarsi quanto volevano se il luogo gli piaceva ma prima o poi sarebbero dovuti ripartire ,era uno dei principi della loro costituzione che non era mai stata scritta ma sempre e solo tramandata oralmente.
Molti dei libri distrutti dallo stato centrale erano nelle testa di alcuni cervelli zingari, che li avevano imparati a memoria e ogni sera davanti a un bel fuoco li raccontavano a chi voleva ascoltare.
Lara fece il bagno nel torrente. Dopo mezz'ora uscì dall'acqua, si asciugò e sorrise a Fionda che osservava il suo bel corpo sinuoso e la pelle color ambra. Fionda si avvicinò e mise le sue grandi mani sui fianchi di Lara e lentamente avvicinò le sue labbra a quelle di lei.
La notte sentirono insieme i grilli e i barbagianni, videro le lucciole danzare finchè non fu giorno.

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)
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