dal Taccuino del Comandante Zeta

dal Taccuino del Comandante Zeta

lunedì 1 giugno 2009

ARRIVI #83

(sul sedile)

Si trattava di attendere un segno:
infatti dopo un ciclo completo di messaggi di servizio,
compariva una frase incoerente al contesto
che per un istante bloccava il flusso di parole,
lasciandogli appena il tempo di riportarla
sulla pagina

a volte per evitare sospetti,
si trasferiva sul sedile posteriore dell’auto,
fingendo l’attesa dell’autista
entrato a cercare un medicinale:
dopo l’attesa ripagata,
si rimetteva in moto per la successiva meta e trascrizione.

appunto in quella posizione di falso passeggero
si trovò spettatore del primo evento.
.

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