dal Taccuino del Comandante Zeta

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venerdì 19 giugno 2009

Appunti del Sergente Fionda di Salice_12

CELESTE ZAGAL

Entrarono nell’ufficio di Celeste Zagal,
che se ne stava seduto alla scrivania e parlava al telefono.
Lara intanto si era messa in un angolo a copertura,
la mano pronta sul grilletto della pistola Lavatrek
(queste armi, proibite da tempo, facevano perdere la memoria
almeno per 36 ore ma in alcuni casi le persone colpite
non la riacquistavano più ).



Celeste Zagal posata la cornetta, guardò il sergente
e disse con tono solenne:
"So chi siete ma io dei casini sovversivi
del mio gemello Corrado non ne so nulla
e non voglio saperne nulla, nè da voi nè dalla polizia
che è già stata qui..)
Poi accendendosi un sigaro cubano aggiunse:
"Ma vi aiuterò a trovare Corrado che è sparito da tre anni…
dovete leggere questa"
e gli porse un foglietto di carta da formaggio,
quella per intenderci che avvolge il gorgonzola.
In piccolo c’era scritta in lingua italiana
una poesia di Allen Ginsberg,
"Universi Immaginari".



"Ecco questo vi aiuter.."
non fece in tempo a finire la frase che un sibilo,
come di una pentola a pressione anni settanta,
riempì tutto l'ufficio di Celeste Zagal:
era la Lavatrek che aveva sparato, centrandogli in pieno
la tempia destra.
"Dovevo farlo" disse Lara,
"Non potevamo rischiare che parlasse con la polizia segreta
anti-lettori!".

Celeste Zagal iniziò a ricordare chi era dopo 43 ore.
Il colonnello coordinatore, mordendosi un labbro
pensò ad alta voce:
"Troppo tardi, saranno ormai lontani ".

Lara e Fionda avevano passato il confine,
erano al sicuro nella Repubblica Libera dei Popoli Zingari,
sul territorio che una volta si chiamava Belgio.
(In quegli anni gli Zingari avevano costruito
un loro stato indipendente,
dopo le persecuzioni e le lobotomie di massa perpetrate
nei loro confronti da molti governi del decennio precedente).

Per poter passare il confine bisognava cantare
"Ho Visto Anche degli Zingari Felici"
di un cantautore di Bologna che andava per la maggiore
nel 1977 e che poi passò a insegnare Latino.
Il Sergente cantò la canzone e gli zingari lo fecero passare.
Lara lo guardava con ammirazione:
"Ho conosciuto Claudio Lolli, tanto tempo fa.." disse Fionda.



(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)
.

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