dal Taccuino del Comandante Zeta

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venerdì 19 giugno 2009

Appunti del Sergente Fionda di Salice_10

AL LUNA PARK

Arrivarono a Oslo dopo cinque ore e mezza.
Il cielo era sereno, il tasso di umidità del 60%,
quasi caraibico.
Lara che nel frattempo si era cambiata,
indossava una camicetta scollata quanto basta,
con motivi floreali e un paio di bermuda color militare.
Fionda non aveva portato nulla con sé, per via della fuga
precipitosa a Berna.
Entrarono in un negozio d'abbigliamento
e Lara pagò il conto delle magliette e dei pantaloni
di cotone leggero che Fionda aveva comprato
e immediatamente indossato.
Ma ai piedi calzava i fedeli scarponi "Volos"
ed era curioso vederlo camminare per le strade di Oslo
quasi fosse un turista in vacanza.

Si diressero poi al parcheggio delle biciclette
vicino all'entrata della metro.
Con una carta magnetica ne presero due di colore giallo
e iniziarono a pedalare.
Lara faceva strada e Fionda le era dietro, poi disse:
"Sono le 14 passate e il mio stomaco brontola, è il tuo?"
Lara non rispose, continuando a pedalare con più vigore.

Fionda allora urlò: "Ma si può sapere dove stiamo andando?"
"Ti sto portando da Celeste Zagal, l'uomo che può fare bene
il lavoro per cui tutte le polizie lo stanno cercando!
Ancora una buona mezz'ora di pedalate e saremo da lui,
almeno credo...

E smettila di lagnarti come un bambino viziato!
Andiamo al Luna Park di Oslo.
Zagal gestisce le macchinette tira pugni
e alcune giostre di cavallini.
Devi sapere che di Zagal ce ne sono tre identici.
Sono gemelli nati a Rimini, prima che nel 2019
la città fosse sommersa dalle acque.
Ma uno solo è il nostro uomo".


Dopo alcuni minuti entrarono nel parco divertimenti.

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)
.


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