dal Taccuino del Comandante Zeta

dal Taccuino del Comandante Zeta

sabato 4 aprile 2009

ARRIVI #62

(i cargo)

Rientrando in camera
trovò una busta sotto la porta:
conteneva una foto di alcune navi da carico
ormeggiate lungo la banchina,
con il lato operoso rivolto a terra
e l’altro che mostrava in grandi caratteri bianchi
il nome della compagnia di navigazione
osservata con la lente,
sembrava scattata dal molo adiacente
o da una barca che vi si era accostata
e si animava con i marinai
a cavallo di ponteggi sospesi al parapetto,
che ricoprivano a rullo le gigantesche scritte
sulla fiancata
si accostò con il binocolo
alla finestra verso il porto:
la stessa fila di navi era all’ormeggio
ma dallo scafo della più grande
alcune lettere erano già scomparse sotto la vernice
e l’esotica insegna dell’armatore
mutata in parole separate da spazi neri
anche sui cargo adiacenti,
equipaggi appesi alla murata erano intenti
alla stessa operazione
trascrisse allora in fretta le diciture integre
e le sottrazioni di lettere in corso:
si otteneva dalla testata alla radice della banchina,
una frase galleggiante su fondo nero, verde e azzurro
dipinta sugli scafi accodati
una sirena fermò il lavoro
e i ponteggi ondeggiando vennero issati a bordo,
sospendendo per quel giorno la riscrittura
sui fianchi di lamiera.
.

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