dal Taccuino del Comandante Zeta

dal Taccuino del Comandante Zeta

mercoledì 4 marzo 2009

ARRIVI #44

(le combinazioni)

Restò da solo a guardare dall’alto
il risultato dell’operazione:
ogni gradino
era formato da una unica lastra di granito rosa
e su alcuni
le bottiglie di vetro verde in piedi,
tutte uguali nella misura
senza marchio e tappo


cominciò a contare i gradini
e a segnare sulla pagina
la posizione delle bottiglie

ne risultava una serie di numeri in progressione
oppure di lettere a formare una parola
ma l’effetto sulla pagina era simile
a quei pannelli alfabetici
esposti nella vetrina dell’ottico,
usati per distinguere lettere isolate
senza riunirle in un senso

o forse la chiave era una frase musicale,
con i gradini come rigo sullo spartito
e le note in forma di bottiglia

mentre scendeva,
tentando le più astruse combinazioni
alfanumeriche o tonali,
un anziano che dopo di lui aveva imboccato la scala
cominciò ad inveire,
contro la sciagurata usanza odierna
di spargere ovunque cocci di vetro
sul passaggio altrui

infatti raccolse le bottiglie e le gettò nel recipiente
dedicato al vetro ai piedi della scala,
cercando nel suo sguardo l’approvazione
per l’ordine che veniva ricreato,
ma lui abbassò la testa e si affrettò
lungo il viale.

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