dal Taccuino del Comandante Zeta

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lunedì 7 settembre 2009

Appunti del Sergente Fionda di Salice_15

IL CODICE TRANSVISIONALE

Corrado Zagal, braccato da poliziotti e servizi segreti era riuscito sempre a sfuggire per la sua abilità di trasformarsi e quella di cambiare voce.
Ma ormai era stanco, senza amici e soprattutto sempre più gravemente malato di diabete, con la vista che s’indeboliva di giorno in giorno.
Era comunque riuscito a portare in salvo migliaia di libri del secolo scorso ma anche dei secoli precedenti. In tutto aveva con sè 144568 volumi, che erano davvero tantissimi e tutti originali.
Corrado Zagal senza insulina stava malissimo ma andare in farmacia a comprarla voleva dire farsi prendere come un pollo. Chiamò un taxi e si fece portare all’Ospedale di Ondarroa, un presidio ospedaliero piccolo ma molto ben funzionante.
In un baleno si travestì da infermiere e dalla la stanza dei medicinali e riuscì a portare via una buona scorta di insulina che gli sarebbe bastata per almeno tre mesi .
Dopo averla assunta, si sentì meglio e si passò una mano fra i lunghi capelli castano chiaro e a voce bassa disse tra sè e sè "Questi capelli contengono la cultura umana prodotta negli ultimi cinquecento anni… ".
Corrado Zagal infatti era riuscito a copiare i volumi in suo possesso, decodificati a fatica dai flipper di Zagabria, all’interno dei suoi lunghi capelli e capello per capello aveva ricopiato i 144568 volumi.
Ogni 10000 capelli circa formavano un volume tradotto in codice transvisionale.
Il codice transvisionale permetteva la proiezione delle pagine contenute nei capelli di Corrado Zagal in un un punto preciso della terra e in una data a cui ormai mancavano pochi giorni…

(continua)

(testo ricevuto dal Sergente Fionda di Salice)
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