04_COLORE AL CANE
in assemblea si è deciso
di cambiare colore al centro occupato:
nei mesi scorsi le pareti si sono ricoperte
di sovrapposte minacce
promesse contrastanti
firme simboli messaggi,
in un groviglio selvaggio di penna pennello e spray
con abile mediazione
si è imposto di contenere nelle proprie stanze
alcuni dei progetti proposti:
il gruppo Terra Madre non potrà
decorare le scale a fasce alternate
di zafferano e argilla rossa
e nemmemo i cybermonelli dell’ultimo piano
avranno il corridoio conduttore,
rivestito per intero di stagnola e lattine,
ma un banale intreccio di cavi per accesso alla rete,
mentre la nazione reggae rinuncerà
a tricolorare il suo piano,
in un paradiso rasta di negus, erba e leoni
all’appello risponde la comunità murale scrivente,
che in qualche settimana di cantiere
trasforma il cadente edificio in padiglione di tendenza
a fine lavori, dalla facciata
un gigantesco cane giallo dagli occhi feroci e ghigno irridente,
sovrasta gli alberi del viale,
alzando una zampa posteriore,
sullo sgomento dei vicini
per il decoro violato dell’intero quartiere.
Veloce spedizione ai margini estremi di Terradue
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Leggevo Dean Kuntz quando mi hanno condannato a morte.Sono venuti a dirmi,
direttamente al mio lettino d’ospedale, che dovevano farmi una Tac perché
“sospe...
16 anni fa
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