dal Taccuino del Comandante Zeta

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giovedì 6 novembre 2008

"guai sul web_2" di DollArmy

guai sul web_2


Uno nessuno o forse centomila
le identità sul web, sto perdendo le fila.
E’ cominciato prima con le-mail per la posta,
puoi raggiungere tutti e poi poco ti costa.
Non c’è quasi argomento desueto o troppo ardito
da non poter raggiungere clikkando con un dito:
party di andy warhol, kit di sopravvivenza,
vivande in miniatura, basta un po’ di pazienza.

Visito ogni sito, scarico l’universo,
invento nuove formule, un codice diverso,
tutto per poi raggiungere quella giusta parola
che mi consegna il mondo in una fase sola
la cabala privata, la mia chiave d’accesso,
il cifrario caotico in cui mi sono messo.
Ma tutte le mie formule tendono ad evaporare,
figli fuori di casa e senza cellulare.
Sembrano geroglifici e non ricordo come
e con quali lettere scrivevo il mio cognome.



(testo ricevuto da DollArmy)

Oscar Primo Review #10



(foto ricevuta da Oscar Primo)

"Fiction" di Comandante Zeta

( 6 ) INSOLITO CASO

per una strana interferenza,
mentre chiami tua moglie con il cellulare,
inneschi l’esplosione di una serie di bombe,
che distruggono il tuo quartiere


resti orfano, vedovo e senza figli,
ma dopo un anno di lutto,
scopri che hai sviluppato l’inconsueto potere
di comunicare con le vittime di tutte le stragi

sommerso da milioni di anime,
di chi invoca giustizia o reclama vendetta,
ne pubblichi in rete l’elenco completo,
dalla guerra di troia al prossimo conflitto

mentre una squadra di esperti mette ordine
nelle avverse pretese di razze, partiti e religioni,
in vista del giudizio finale.

"Fiction" di Comandante Zeta

( 3 ) SOSPETTI

sei rapito per un progetto del governo,
che tratta lo scambio delle tue sensazioni banali
con una preziosa fornitura d’uranio
da una potenza straniera in cerca di emozioni
e vieni condotto in una base nascosta
per molti piani scavata sotto un giardino


era quello in cui da bambino, hai perso senza rimedio la palla;

già ragazzo qui avevi inciso due nomi sull’albero,
che nella stagione seguente è scomparso;

dove la donna che incontravi nei viali,
è sparita come il cespuglio e la panchina che vi accoglieva;

ho la conferma che qualcuno
s’infila nel nostro passato e lo scompiglia,
sposta su piani diversi il possibile incontro,
spezza i legami e ne disperde le parti:
troppo tardi viene restituita,
l’occasione sottratta ai giovani prigionieri.